
Linee Guida e Percorsi
Testo Introduttivo Linee Guida e Percorsi
25.09.2017 Guide Intersocietarie dei Pediatri e dei Medici
Presentate oggi presso il Ministero della Salute le Guide Intersocietarie dei Pediatri e dei Medici:
- “Il bambino nella sua famiglia. Guida pratica per i genitori.”
- “Adolescenza e transizione: dal pediatra al medico dell’adulto.”
( Cliccare sui titoli per essere indirizzati alla pagina di collegamento.)
Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni . Quinta edizione - febbraio 2018
NUOVI LEA 19 marzo 2017: i principali cambiamenti in tema di Diagnostica Allergologica e Autoimmunitaria in vitro.
Il 18 marzo 2017 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 riportante i nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA).
Tale Decreto è entrato in vigore il 19 marzo 2017 (link gazzetta) http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/03/18/17A02015/sg
Questo Decreto risulta quindi l’unico in vigore subentrando e annullando tutte le precedenti delibere emesse in passato.
Qui di seguito potrete scaricare un semplice schema che riassume le novità in termine di dosaggi e prescrivibilità per i test in vitro di nostra competenza sia per il settore allergologico che autoimmunitario.
Pediatria, si cambia. Ecco le nuove linee guida sulle cure per infanzia e adolescenza
PDFLo schema di Linee di Indirizzo e della Rete dell’Emergenza-Urgenza pediatrica
Anteprima. Dieci linee di azione per promuovere il miglioramento di qualità, sicurezza e appropriatezza in area pediatrico-adolescenziale, più un ampio approfondimento sulle cure d’emergenza-urgenza ai minori. Dopo un lungo stand-by nei cassetti del ministero - non a caso i dati di riferimento risalgono al 2013 - approda alle Regioni il restyling delle cure pediatriche. Una revisione molto attesa da strutture, addetti ai lavori e famiglie, un tassello necessario a colmare disomogeneità nazionali e gravi lacune nel collegamento tra ospedale e territorio, nella formazione del personale, nel confezionare una rete di assistenza d’emergenza 118 ancora piena di buchi. Infine, ma non certo in ordine d’importanza, vi sono i bisogni emersi negli ultimi anni: la gestione delle cronità pediatriche, le nuove emergenze in campo neuropsichiatrico, i percorsi assistenziali necessari alla gestione dei grandi prematuri.
Temi che si ritrovano nelle 10 linee d’azione che sono il cuore della svolta, ancora per il momento limitata alle buone intenzioni scritte nel documento prodotto da un Gruppo di esperti, istituito presso la direzione generale della prevenzione del ministero della Salute e condiviso e arricchito con il Tavolo tecnico sullo sviluppo delle reti assistenziali pediatriche e sulle priorità assistenziali in ambito pediatrico, istituito presso la Dg delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Ssn. Non a caso: far fronte alle carenze formative e al rischio di carenze di pediatri che grava sui prossimi anni è tra le priorià. Basti pensare che ipotizzando un numero costante di contratti di formazione specialistica rispetto all’anno accademico 2013-2014, nel documento si stima di riuscire a formare entro il 2030 “appena” 5.712 pediatri, tra pls e medici ospedalieri. Un dato che per la pediatria di libera scelta, considerando la curva pensionistica, poterà a un saldo negativo. Una brutta notizia per il riordino della pediatria, se si considera che tra le grandi scommesse, ancora tutte da giocare visto che la riscrittura della Convenzione è ancora acerba, c’è la piena valorizzazione del ruolo del pediatra di famiglia.
Queste, intanto, le dieci linee d’indirizzo su cui focalizzare gli interventi: Misure di politica sanitaria per l’integrazione dell’assistenza pediatrica; Criteri e standard per l’assistenza pediatrica; Hospice e terapia del dolore; Assistenza al bambino con malattie croniche complesse e malattie rare; Assistenza neuropsichiatrica in età evolutiva; Riabilitazione in età evolutiva; Formazione degli operatori; Carta dei servizi e volontariato; Monitoraggio e verifica delle attività; Istituzione di una funzione di coordinamento permanente per l’assistenza in area pediatrico-adolescenziale. In particolare, le nuove politiche sanitarie per i minori dovranno puntare a: riorganizzare le cure primarie; assicurare un’adeguata gestione delle urgenze ed emergenze; ottimizzare l’offerta dell’assistenza ospedaliera di I e II livello, anche tenendo conto del Dm 70; definire i percorsi assistenziali del bambino complesso, inclusi i neonati pretermine; promuovere l’integrazione ospedale-territorio attivando un sistema a rete; favorire la prevenzione; individuare le modalità organizzative più appropriate per la presa in carico e l’assistenza nelle aree disagiate; identificare i bisogni dei bambini immigrati. I criteri dell’assistenza spettano a Regioni e P.a.: dovranno organizzare l’erogazione appropriata delel cure primarie pediatriche; definire la rete ospedaliera e le Uo pediatriche in livelli di complessità; definire la rete dell’emergenza-urgenza. Per gli hospice, sempre ai governatori si chiede l’attuazione della rete prevista dalla legge del 2010, mentre per i bambini cronici dovranno realizzare un modello assistenziale a rete tra H e territorio, individuare i centri di riferimento e le strutture di Ii livello regionali/sovra regionali, definire i Pdta. La Neurospichiatria dell’età evolutiva, inserita nei nuovi lea, prevede l’individuazione precoce dei disturbi gravi e uno specifico coinvolgimento dei Dsm e dei dipartimenti dipendenze. Sono previste aree di ricovero ordinario organizzate per bacini di utenza sovra aziendali/regionali o in bacini interregionali per le Regioni più piccole. Quanto alla riabilitazione, si prevede una rete coordinata per la disabilità dello sviluppo, organizzata per più livelli osì da garantire livelli diferenziati di risposta. Anche qui, cruciale è l’integrazione tra ospedale e territorio. Ogni struttura dovrà sviluppare una Carta dei servizi specifica per l’assistenza pediatrica, nonché valutarne l’accessibilità e la fruibilità da parte dei pazienti. A volontariato e associazioni dei genitori il ruolo di garanti. Infine, il monitoraggio: il ministero della Salute, Regioni e Pa e l’Agenas dovranno individuare indicatori di processo e di esito da inserire nel Piano nazionale esiti e nella verifica dei Lea. Entro 90 giorni dall’approvazione dell’Accordo, è prevista l’istituzione del Comitato per l’assistenza pediatrica e adolescenziale: dovrà coordinare e verificare le attività.
La revisione della rete di emergenza-urgenza. Il documento elaborato dal tavolo tecnico di esperti presso il ministero della Salute già anni fa e tenuto “in ghiacciaia” fino a oggi, riscrive la rete delle cure d’emergenza a partire dalle criticità: l’insufficiente integrazione tra sistema di emergenza territoriale 118 con i Ps pediatrici, ove presenti, e con i Dea pediatrici di riferimento per l’emergenza-urgenza; la mancanza di sistemi di monitoraggio in tempo reale dei posti letto nelle terapie intensive neonatali e nelle terapie intensive pediatriche; la carenza di programmi formativi ad hoc per il personale. Solo per citare alcune problematiche. La griglia proposta prevede 4 livelli: i presidi ospedalieri di base (80.000-150.000 abitanti), i Dea di II livello (150.000-300.000 abitanti), i Dea di II livello (600.000-1.200.000 abitanti), i Dea di II livello pediatrico e il trauma center pediatrico. Nodo cruciale della rete, le terapie intensiva (Tip) e semintensiva pediatrica. La prima da prevedere negli hub pediatrici di Ii livelo e per un bacino di almeno 2 milioni di abitanti; la seconda nelle pediatrie degli ospedali sedi di Dea di Ii livello e nei Dea di II livello pediatrico. L’Obi pediatrica, infine, va organizzata in tutti gli ospedali pediatrici.
Nuovi Lea, dalle commissioni parlamentari via libera con condizioni. Servono risorse e un delisting “competente”
DA SANITA'24 - IL SOLE 24 ORE DEL 14.12.2016
- Il parere della commissione Salute della Camera
- Il parere della commissione Igiene e Sanità del Senato
- L’atto del Governo 358 sui nuovi Lea
Anteprima. Risorse adeguate - con il ripristino delle cifre per il Fondo sanitario nazionale indicate nel Patto per la Salute e nella nota di aggiornamento del Def - e un delisting condotto con rigore sulla base delle evidenze scientifiche. Questo chiedono, sostanzialmente, le commissioni Affari sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato nel parere favorevole, con condizioni, al Dpcm di aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, trasmesso dal Governo il 9 novembre scorso. Un provvedimento che l’esecutivo attuale potrebbe definire al prossimo Consiglio dei ministri utile, senz’altro entro l’anno. In ogni caso, il Dpcm vedrà attuazione a partire dal prossimo anno.
«È un risultato enorme, gigantesco, sono molto soddisfatta», ha incassato il risultato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Che, ottimista, assicura come i Lea «saranno operativi ormai a breve, entro l'anno o inizio del 2017». E ricorda come l’obiettivo sia anche «garantire un accesso uniforme alle nuove prestazioni su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla regione in cui si vive».
«La fase dell’attuazione è cruciale e va sottoposta a un monitoraggio continuo e competente», è il più cauto commento a caldo della senatrice Nerina Dirindin, relatrice del parere della XII del Senato. Mentre la senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della XII a Palazzo Madama, esprime «grande soddisfazione. «Dopo 15 anni quello previsto dal decreto è un aggiornamento importante - ha precisato la senatrice - un grosso risultato, i Lea sono il cuore del Servizio sanitario nazionale». Tra le osservazioni proposte dalla commissione, la senatrice ha voluto sottolineare che, venga «mantenuto il sistema tariffario» per l'acquisto di dispositivi audioprotesici, in considerazione delle «loro caratteristiche e delle necessità del percorso individualizzato cui devono fare fronte».
Queste le condizioni poste dal Senato:
1) è necessario che, nell'ambito dello schema, sia espressamente previsto che di quest'ultimo costituiscono parte integrante le modalità di erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e dei dispositivi monouso (di cui all'allegato A dell'Intesa summenzionata, allegato che dovrebbe essere trasposto all'interno dello schema);
2) nell'ambito delle premesse dello schema occorre siano espressamente menzionate le leggi in materia di screening neo natali (n. 167 del 2016) e di cure palliative (n. 38 del 2010);
3) nell'articolo 38 dello schema, in tema di parto-analgesia, è necessario sia inserito un riferimento espresso e non equivocabile alla analgesia epidurale;
4) è necessario che sia espressamente contemplata, nell'ambito dello schema, l'assistenza podologica ai pazienti diabetici.
Di seguito, le condizioni della Camera:
1. all'articolo 4, comma 2, lettera d), sia previsto espressamente il diretto coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia nella predisposizione del percorso assistenziale;
2. sia garantita alle persone con disabilità la continuità assistenziale di cui all'articolo 5 attraverso il progetto individuale previsto dall'articolo 14 della legge n. 328 del 2000, che integri interventi sanitari, sociali e di tutela; 3. nell'ambito dell'assistenza specialistica ambulatoriale di cui all'articolo 15, con riferimento alle prestazioni elencate nel nomenclatore di cui all'allegato 4, per una migliore interpretazione delle tabelle sia premessa la legenda e sia riconsiderato il sistema per branche specialistiche, in quanto si ravvisa il rischio di generare dubbi interpretativi, nel senso che gli operatori potrebbero erroneamente considerare non incluse determinate prestazioni sanitarie ai fini dell'esenzione dalla partecipazione alla spesa per i pazienti;
4. siano modificati l'articolo 17, comma 1, e tutte le parti dello schema di dPCM in cui la disabilità viene intesa come sinonimo di “minorazione, affezione, patologia” e non come interazione tra le persone con minorazione e barriere comportamentali ambientali che impediscono la piena ed effettiva partecipazione alla società sulla base del principio di uguaglianza;
5. al medesimo articolo 17, sia mantenuto il sistema tariffario in luogo delle pubbliche procedure previste dallo schema di decreto in esame, per l'acquisto di dispositivi audioprotesici e di alcuni ausili di serie di cui all'allegato 5, elenchi 2A e 2B (Carrozzina ad autospinta con due mani sulle ruote posteriori, superleggera, a telaio rigido e a telaio pieghevole; carrozzina a spinta con telaio basculante e sistema di supporto posturale a configurazione regolabile; carrozzina ad autospinta sulle ruote posteriori pieghevole, leggera, a verticalizzazione manuale oppure a verticalizzazione elettrica; carrozzina elettronica a prevalente uso interno e ad uso esterno; Modulo posturale per capo, per bacino, per tronco, per tronco/bacino; Seggiolone a configurazione fissa e a configurazione regolabile; Stabilizzatore per statica prona/eretta - modello per assistiti in età evolutiva; stabilizzatore mobile per statica eretta e per statica supina, con inclinazione regolabile; Passeggino riducibile; Emulatori di mouse a Joystick, con il capo e con lo sguardo) che per le loro caratteristiche e per le specifiche necessità funzionali dell'utenza cui sono destinati necessitano di un percorso prescrittivo individualizzato e di un appropriato percorso valutativo condotto da un'équipe multidisciplinare nonché di un adeguato training all'uso, al fine di garantire la massima personalizzazione e aderenza alle esigenze degli utenti, obiettivi difficilmente raggiungibili mediante procedure di gara;
6. all'articolo 38, comma 2, dopo le parole: “inclusa la terapia del dolore e le cure palliative”, siano introdotte le seguenti: “e gli interventi riabilitativi”;
7. al medesimo articolo 38, si modifichi il comma 3, nel senso di prevedere che il parto in analgesia (farmacologica o non) debba essere garantito in tutte le strutture in cui ci sia un punto nascita; 8. nell'ambito delle malattie croniche di cui all'articolo 53, che rinvia all'allegato 8, sia inserita un'esenzione per patologia cronica per i disturbi di condotta e di personalità (codici ICD9-CM 301, 312 e 314);
Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale
In allegato l'Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale
Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito del Ministero della Salute cliccando sul link di seguito
http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_8_2.jsp?lingua=italiano